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Fattibilità della compensazione del ritorno elastico per un efficace risultato

Oggi nello sviluppo della carrozzeria, i materiali più largamente utilizzati sono gli acciai ad alta ed altissima resistenza e l’alluminio. Queste tipologie di materiali permettono ai produttori di progettare e realizzare auto più leggere ma comunque in grado di soddisfare appieno sempre maggiori requisiti di sicurezza. Tuttavia, l’utilizzo di tali materiali pone ulteriori sfide. Particolari stampati in acciaio ad alta od altissima resistenza sono più soggetti a fenomeni di ritorno elastico rispetto a particolati imbutiti in acciaio tradizionale. Inoltre, per poter essere competitivi sul mercato, gli ingegneri devono trovare il modo di ridurre il tempo di progettazione necessario per la produzione degli elementi e degli utensili. L’ingegneria moderna affronta queste sfide grazie all'applicazione della simulazione del processo di stampaggio.

La simulazione dello stampaggio è utilizzata oggi per verificare ed affrontare preventivamente problemi di formabilità, come, ad esempio, le rotture e le grinze. In passato l’analisi di questo tipo di problemi avveniva principalmente durante la fase di progettazione. Oggi requisiti qualitativi sempre più elevati devono essere rispettati, e uno di questi è proprio il controllo del ritorno elastico.

In particolare la verifica del ritorno elastico e la sua contromisura, ovvero la compensazione, devono essere applicate con regolarità nel processo di sviluppo della carrozzeria. L’esperienza ha dimostrato che la compensazione del ritorno elastico è un’attività per nulla semplice. Per poter effettuare una compensazione efficace, una serie di requisiti deve essere soddisfatta. Tra questi, uno dei più importanti è proprio la fattibilità del ritorno elastico.

L’analisi di fattibilità del ritorno elastico garantisce che la messa a punto del processo definito permetta una efficace attività di compensazione, la quale a sua volta non porti alla formazione di zone di sottosquadro e non comprometta la formabilità del particolare. AutoFormplus R5.2 consente agli ingegneri di compensare la geometria dell'elemento fin dalle prime fasi dell’ingegneria di processo.

Durante la fase di fattibilità avanzata dell’ingegneria di processo, si definisce un primo piano metodo. Questo piano deve tenere conto del progetto e di tutte le operazioni secondarie così come del ritorno elastico pur mantenendo il focus principale sulla riuscita dell’operazione di stampaggio. Lo stampo è dunque progettato in modo da verificare fin da subito se il particolare è fattibile compatibilmente con le varie problematiche di formabilità che si possono verificare. Solo quando il processo di formatura completa è definito, il ritorno elastico della geometria finale dell’elemento può essere calcolato.

Questi primi risultati di calcolo del ritorno elastico sul particolare finale possono quindi essere applicati alla geometria originaria dell’elemento. In funzione della geometria del particolare compensato la geometria dello stampo sarà aggiornata in modo del tutto automatico e, se necessario, eventuali modifiche potranno essere direttamente applicate al processo. Il problema fondamentale è la possibile apparizione di aree di sottosquadro, che possono essere causate da una differenza significativa tra la geometria della parte compensata e la geometria originale. Per evitare il sottosquadro, ad esempio, si può lavorare sul bilanciamento. Il processo corretto grazie all’analisi della compensazione dovrà quindi essere nuovamente verificato soprattutto per analizzare le eventuali nuove problematiche di formabilità che si saranno potute creare successivamente ai cambiamenti apportati.

Un approccio di questo tipo garantisce una messa a punto affidabile del processo e permette una efficace compensazione. Come risultato, tempi e costi dell’ingegneria sono sostanzialmente ridotti e il rischio di modifiche costose successive è minimizzato. Per di più, i particolari e la qualità degli utensili risultano decisamente migliorati.